Lettera a Feltri e Giannino

Stimatissimi Vittorio Feltri e Oscar Giannino,
ho letto con grande interesse i vostri interventi apparsi su “il Giornale” del 07.09.2012 (lettera:”Alcune idee per provare a sopravvivere” e risposta; “Oltre a proporre bisogna fare qualcosa”),
Quanto dite è condivisibile, ma mi sembra che Giannino, forse per sottrarre voti al PdL, tenda a dimenticare che nei 18 anni passati, per 9 anni ha governato il Centro-destra e per altri 9 anni il Centro-sinistra ed è stato proprio quest’ultimo che ha aumentato le tasse e reso ancor più vessatorio riscuoterle.
A voler essere obiettivi mi sembra che il Centro-destra abbia cercato di ridurle, anche se la componente Alleanza Nazionale ha fatto enorme pressione per concedere insostenibili aumenti di stipendio dei dipendenti pubblici, quindi ha concorso ad aumentare la spesa pubblica.
Detto ciò mi sembra che non affrontiate assolutamente i motivi che hanno impedito a Berlusconi di realizzare le riforme promesse e questo mi induce ad essere pessimista per il futuro, perché persone del vostro livello dovrebbero aprire gli occhi e le orecchie agli italiani produttori di ricchezza, affinché la prossima legislatura possa essere risolutiva per l’efficientamento del sistema Italia.
Costituire una nuova formazione politica, come fa Lei Giannino, o sperare che oltre a proporre bisogna fare qualcosa come fa Lei Feltri, non è sufficiente e mi sembra che non tenga conto della situazione reale del paese, in cui una larga parte di italiani ha ormai esaurito o sta esaurendo le risorse per campare ed è pronta a fare quanto necessita, ora con il voto, domani forse seguendo proposte non democratiche, per realizzare quel cambiamento sempre promesso e mai realizzato.
Servono idee, mi sembra ci siano. Serve una larga parte degli italiani per dar forza a quelle idee affinché diventino realtà, ci sarà sicuramente se chi le propone è credibile, parla chiaramente e conferma quello che gli italiani già intuiscono e, francamente, meraviglia alquanto che nel Centro-destra non si apra un approfondito confronto sul perché Berlusconi ha fallito.
A mio avviso Berlusconi e Forza Italia prima e il PdL poi hanno fallito perché al loro interno c’erano “guastatori”, inoltre essendo il programma una minaccia per i parassiti, li ha coalizzati spingendoli ad effettuare quella micidiale azione mediatico-giudiziaria e campagna di odio che abbiamo visto, che gli italiani produttori di ricchezza hanno visto e che ha impedito l’attuazione del programma promesso. È stata un’azione precisa e determinata, quasi scientifica.
Affrontare tale argomento indurrebbe la gente a capire come funzionano le cose in Italia, aggregherebbe tutto il Centro-destra e darebbe forza ad una o più formazioni liberali o comunque che operano per il cambiamento vero, sul tipo di quella che ha in animo Lei Giannino. A mio avviso toglierebbe consenso anche a Grillo che si sta logorando e che la gente vota per disperazione e perché non vede nessun’altra alternativa, se non quella che stanno costruendo i parassiti. Vale a dire la grande coalizione e il proseguimento dell’esperienza Monti, che ne avrebbe un danno notevole se gli italiani produttori di ricchezza capissero.
Tale argomento, se fosse quindi ampiamente dibattuto, a mio avviso, oltre a dare un enorme forza al Centro-destra, darebbe a Berlusconi, se non ha la coda di paglia per aver offerto troppi alibi ai suoi avversari per attaccarlo, la credibilità per riproporsi ed ottenere ancora una volta la fiducia degli italiani produttori di ricchezza. Analizzando bene i guasti del governo Monti, Berlusconi, Tremonti, Brunetta, Maroni e pochi altri appaiono dei giganti nei confronti di Monti e gli italiani lo stanno capendo sicuramente.
La lotta di liberazione del Sistema Italia dai parassiti sarebbe sicuramente senza esclusione di colpi, ma la salvezza diverrebbe realtà.
Una vera e propria resistenza liberale in cui le varie formazioni impegnate dovrebbero abbandonare temporaneamente eventuali dissidi ed incomprensioni e fare fronte unico contro il comune nemico, costituito appunto dalla Cricca dei privilegiati e beneficiari di diritti ingiustamente acquisiti che impregnano lo Stato Italiano in ogni sua ramificazione (politica, burocrazia, magistratura, piccoli e grandi centri di potere e parte della cosiddetta società civile).
Stimatissimi Feltri e Giannino, come ben sapete, il vizio unisce e aggrega molto più della virtù.
In Italia lo stiamo toccando con mano quanto ha unito e fortificato i parassiti, la vostra opera è essenziale affinché la virtù unisca e fortifichi i produttori di ricchezza. Non potete sottrarvi, è importante e vedrete, anzi vedremo tutti, che la forza della virtù sarà vittoriosa.
Lei egregio Giannino, se intraprenderà l’azione politica, faccia estrema attenzione alla compagnia che si sceglierà o che La sceglierà, perché i “guastatori” si insediano anche dentro casa, comunque abbracciare e far proprio l’obiettivo di liberare l’Italia dalla Cricca dei privilegiati li stanerebbe o, quantomeno, la loro storia sarebbe un buon metro di valutazione.
Io sono a disposizione, anche per fare il resistente semplice, non mi interessa il capo formazione, forse non ne ho le capacità, mi basta vedere che la lotta di liberazione abbia inizio. Quella vera però, non quella che inganna gli italiani produttori di ricchezza e premia, anche senza volerlo, i parassiti.
Vivi Saluti da Padova
Luciano Sturaro
http://www.resistenzaliberale.it