GRANDE MANIFESTAZIONE “PACIFICIINCAZZATI”

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Cari amici, ho lanciato su Twitter l’hashtag #PacificiIncazzati, perché ritengo che i tempi siano ormai maturi per fare una grande manifestazione di piazza tra alcuni mesi per richiamare l’attenzione degli italiani sulla vera malattia che affligge l’Italia, costituita da una vasta area di parassitismo che la impregna in ogni anfratto/piega dell’architettura dello Stato, anche locale e anche di tutti quei piccoli e grandi centri di potere, anche privati, che si relazionano con lo Stato e che da esso ottengono finanziamenti/erogazioni, detrazioni, concessioni e privilegi vari e che mai si misurano sul libero mercato e neppure sanno cosa sia il merito e l’impegno.
Tale area di parassitismo ingordo ha ormai infettato tutto e tutto fa, avendo a disposizione tutti i mezzi e organi dello Stato, per mantenersi parassitaria, compreso interdire in ogni modo riforme che rendano efficiente l’Italia, ben sapendo che il mantenimento dello status quo è per essa la garanzia migliore.
L’Italia è ormai alla rovina, non solo economica e non può più reggere tale ingorda presenza e, pertanto, si impone l’urgenza di sensibilizzare gli italiani,che parassiti non sono, su tale situazione destabilizzante, visto che i media sembrano rivoti da altra parte, salvo poi ipocritamente chiedersi: Perché in Italia nulla mai cambia?
La manifestazione dovrà avere grande valenza nazionale ed essere fatta in una o più città contemporaneamente, inoltre dovrà essere tassativamente pacifica e a volto scoperto e dovrà isolare il benché minimo discorso e comportamento violento, ben sapendo che la violenza darebbe grande vantaggio al parassitismo che vogliamo spazzare via. Preliminarmente dovremmo fare degli esperimenti di Flash Mob per capire e misurare la portata della manifestazione successiva. Chiaramente quando andremo in piazza dovremmo avere già elaborato proposte concrete di quale dovrebbero essere le cose da fare per concretizzare la nostra azione di riforma. Per esempio: sospendere la legge sulla privacy per tutti i soggetti che hanno rapporti economici con la PA e proporre una riforma costituzionale e dell’architettura dello Stato, affinché sia possibile ottenere i nostri obiettivi di spazzare via il parassitismo che ci distrugge e di costruire uno Stato che sia un antidoto al parassitismo futuro, che sempre tende formarsi e crescere protetto dagli ordinamenti statali.
Chiaramente l’obiettivo prioritario sarà quello di sensibilizzare gli italiani su quella che è la malattia che affligge Itala: il parassitismo appunto, affinché sia possibile spazzarlo via. La nostra azione non avrà colore politico e potrà essere fatta in fratellanza tra sensibilità diverse che, poi, potranno elaborare l’architettura dello Stato liberaldemocratico, con forti principi di solidarietà, o socialdemocratico, con forti principi liberali e saranno gli italiani a scegliere secondo la sensibilità prevalente, ben sapendo che, una volta liberata l’Italia dal parassitismo che la Infetta, i contrasti saranno minori e anche le differenze tra i due modelli di Stato non saranno così grandi.
Per fare tutto ciò dobbiamo usare il Web nel modo più appropriato ed individuare almeno un centinaio di attivisti iniziali, che poi dovrebbero divenire almeno un migliaio che devono coordinarsi e strettamente collaborare. È chiaro che gli attivisti di primo e secondo livello non devono assolutamente aver avuto nel recente passato esperienze politiche significative, dalle quali devono essere completamente liberi.
Tutto è da costruire insieme e io voglio contare uno come ciascuno di voi, inoltre suddivideremo le mansioni, anche gerarchiche, secondo metodo democratico non virtuale.
Una moltitudine di persone che si muove pacificamente ottiene quello che si prefigge, basta che si muova, la violenza è nel bagaglio di pochi che non hanno idee.
Forza, PacificiIncazzati, lo possiamo fare, lo dobbiamo fare e lo faremo.

Resistenza Liberale Luciano Sturaro

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Sono molto apprezzati commenti, proposte e critiche

I cittadini sono lo stato, non viceversa

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Se rafforzi lo Stato necessariamente indebolisci gli individui e i cittadini e ciò è oppressivo e ingiusto, come purtroppo è avvenuto in Italia. La Cricca dei privilegiati, con il falso mito che lo Stato sono i cittadini, ha portato i cittadini alla rovina e lo Stato non è messo meglio.

Se invece rafforzi gli individui e i cittadini nelle loro libertà, saranno i cittadini con il loro amore e il loro senso civico che rafforzeranno lo Stato e la cosa si autoalimenterà.

La Prima Repubblica

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Siamo totalmente dentro la Prima Repubblica. La Seconda Repubblica che dicono nessuno l’ha ancora vista, è solo un’invenzione della Cricca dei privilegiati per ingannare gli italiani.

È immorale sostenere uno Stato (la Prima Repubblica appunto) che toglie la dignità anche solo ad un individuo, fino a indurlo a togliersi la vita. Perché oggi tocca a lui, domani potrebbe capitare a te o ai tuoi cari, non credere di esserne immune. Anche se oggi sei sano, la malattia che ormai in Italia è diventata metastasi, colpirà anche te, è solo questione di tempo e non sarà lungo.

Quando una legge è immorale, è immorale rispettarla.

Falsi patrioti

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È facile, tanto comodo e altrettanto ipocrita dichiararsi patriota, amante della Patria dall’alto dei propri privilegi, fatti passare, tutelati e difesi, come diritti acquisiti.

Non siete credibili, meritate quantomeno di essere messi a riposo, non prima però di aver ridimensionato i vostri privilegi.

La Cricca dei privilegiati

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È la malattia di cui l’Italia soffre, diventata ormai metastasi e che la porterà alla morte.

La Cricca dei privilegiati è costituita da persone che dall’alto delle loro posizioni di potere politico, burocratico, giudiziario, economico e criminale mafioso tutto fanno per perpetrare i privilegi loro, dei loro amici, degli amici degli amici e dei loro complici e, quindi, impediscono ogni benché minimo cambiamento della società italiana. Sanno bene che modificando e rompendo lo status quo mettono in pericolo i loro ricchi privilegi.

Capite bene ora perché in Italia nulla cambia.

Sintomi della malattia

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L’evasione fiscale, l’inesistente coesione sociale, la preoccupante ed esplosiva disoccupazione giovanile, la fuga di cervelli, la dilagante criminalità organizzata, la diffusa corruzione e malaffare, le difficoltà quasi insormontabili nell’intraprendere ed altre negatività del sistema Italia sono i sintomi della malattia, eliminiamo o curiamo la malattia e anche i sintomi in men che non si dica spariranno.

Vogliono curare i sintomi. Ipocriti e ladri, è la malattia che si deve curare.

Eliminiamo tutti i privilegi

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I privilegi non sono servizi erogati, perché non sono rivolti a tutti, solo ai privilegiati appunto e poi sono sperpero di denaro pubblico e distruttori di ricchezza e come tali vanno eliminati. Non confondete però i privilegi con la creazione di ricchezza: i primi sono il frutto del lavoro e dell’ingegno di altri, non di coloro che li percepiscono, la seconda è sempre il frutto del libero intraprendere che deve essere liberato e garantito, affinché il frutto appunto possa essere il più copioso possibile ed essere ben distribuito o ripartito fra tutti i fattori della produzione.

Meno stato, quindi meno tasse e più libertà

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È la giusta cura della malattia e costituisce anche la prevenzione affinché una nuova malattia non si sviluppi in futuro, perché ogni organizzazione statale sviluppa sempre, purtroppo, una Cricca di privilegiati che ne costituisce appunto la malattia; nessuna società può esserne immune.

Lo Stato liberale che auspichiamo e per il quale lavoreremo impedisce la sua diffusione e permette di individuare e curare prima i portatori sani.

Un paradosso italiano

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Il debito pubblico è alle stelle; la tassazione, le contribuzioni e tutti gli altri balzelli sono alle stelle, mentre i servizi e le prestazioni che lo Stato Italiano fornisce ai suoi cittadini, compreso le infrastrutture sono alle stalle.

Sembra un paradosso, non lo è. È invece la prova provata che se tutti avessero pagato le tasse e non ci fosse stata l’evasione presunta che dicono, lo spreco sarebbe stato maggiore e la situazione non diversa da quella che è ora, scandalosamente tragica.

Prodotto Interno Lordo non dichiarato

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Un falso clamoroso per poter dire che la tassazione complessiva in Italia è al 45% del PIL, anziché al 55%.

Un falso clamoroso per poter addossare le responsabilità della situazione italiana, che sono solo della Cricca dei privilegiati, sugli evasori, complice la disinformazione.

Un falso clamoroso perché se fosse vero all’Agenzia delle Entrate (100.000 dipendenti senza contare Guardia di Finanza, contro i 50.000 degli Stati Uniti che svolgono la stessa funzione in modo ben più efficace) sarebbero degli incapaci da medaglia d’oro in quanto, su una presunta evasione di 100-150 miliardi, ne recuperano appena 10-12.

Privilegi, tasse e servizi

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È più immorale beneficiare di privilegi che evadere le tasse: i privilegi, benché legali, sono il frutto del lavoro e del sudore di altri, l’evasione, benché illegale, costituisce una parte del frutto del proprio lavoro e del proprio sudore trattenuta per sè; del proprio lavoro e non di altri.

Si potrebbe obiettare che l’evasore ha rubato il costo dei servizi pubblici da lui utilizzati; in linea di principio è giusto, ma solo in linea di principio perché, nella realtà, in Italia il livello di tassazione non ha la benché minima corrispondenza con i servizi pubblici che lo Stato eroga.

Eliminiamo i privilegi, abbassiamo le tasse e l’evasione come d’incanto si ridurrà enormemente, allora sì che sarà immorale, oltre che illegale, evadere.

Azione pacifica e non violenta

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Faremo quello che dobbiamo fare, lo faremo pacificamente perché un popolo o una moltitudine di individui che si muove non ha bisogno della violenza basta che si muova unita, compatta.

L’arroganza, l’offesa e la violenza si addicono a chi non ha idee, le praticano coloro le cui idee sono deboli o coloro che hanno un interesse o un privilegio da difendere.

Le nostre idee sono forti, non abbiamo bisogno della violenza, non dobbiamo rispondere alla violenza, dobbiamo isolare la violenza.

Resistenza Liberale

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La RESISTENZA PARTIGIANA, con metodi alquanto discutibili anche considerato quel contesto, ha spazzato via lo stato fascista ed ha edificato la Prima Repubblica.

La RESISTENZA LIBERALE, con metodi non violenti e pacifici, spazzerà via tutti i privilegi che la Prima Repubblica elargisce, anche sotto forma di diritti acquisiti ed edificherà la Seconda Repubblica fondata sulle libertà e a tutela dei diritti naturali.

Lo dobbiamo fare, lo possiamo fare e pacificamente lo faremo.

Seconda Repubblica

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Sarà lo Stato delle libertà e non dei diritti.

Molti di noi auspicheranno e lavoreranno per una Liberal-Democrazia con forti principi di solidarietà.

Altri auspicheranno e lavoreranno per una Social-Democrazia con forti principi di libertà.

Tutti insieme avremo lavorato per eliminare la Cricca dei privilegiati, avremo curato e guarito l’Italia e sarà una cosa meravigliosa.

BERLUSCONI E IL SUO FUTURO, SI FA PER DIRE, GIUDIZIARIO

Bisogna chiedersi perché Berlusconi è oggetto di tanto accanimento giudiziario, che non finirà se non con la sua morte,speriamo solo politica? Anche la maggior parte dei mezzi di informazione attivano campagne mediatiche fondate quasi sul nulla, o comunque non sufficientemente giustificate dai comportamenti di Berlusconi, che certo non sono usuali per un leader politico.

Tutto ciò ha creato in una vasta area della popolazione un rancore, se non odio vero e proprio, nei confronti di Berlusconi e, di conseguenza, un eccessiva benevolenza, se non amore vero e proprio, in un’altra vasta area di popolazione.

Tutto sembra eccessivo, sproporzionato, non giustificato e privo di una chiave di lettura.    Io penso, invece, che tutto sia inquadrabile nella volontà di una parte della popolazione – quella che vive dentro lo Pubblica Amministrazione (politica,burocrazia, magistratura, nonché organi,apparati e inutili centri di potere),o che opera in settori protetti, non aperti alla concorrenza, che si relazionano con lo Stato per avere benefici e privilegi immeritati – che non vuole nessun vero cambiamento, ben sapendo che dallo status quo trae alimento per il proprio pestilente e ingordo parassitismo.

L’interesse pestilente ingordo e parassitario muove le leve dell’accanimento mediatico/giudiziario contro Berlusconi ed altri personaggi di secondo piano del PdL, proprio per impedirgli di fare le riforme tante volte promesse e mai realizzate, che toglierebbero alimento al parassitismo, che dicevo prima e che ha sul Colle il vero protettore, sempre pronto a richiamare all’interesse nazionale, quando sono  implicati i catto-sinistri  e mai  una volta, quando sono implicati Berlusconi e altri personaggi del CDX.

Anche le note vicende dell’estate/autunno 2011 possono essere inquadrate in tale contesto, infatti, a mio avviso, si doveva impedire a Berlusconi di vincere le elezioni 2013, che prevedevano poi l’elezione del Presidente della Repubblica e, quindi, la Cricca dei Privilegiati ha agito d’anticipo.

Ora tutto è rinviato, forse di uno, due o tre anni, nel frattempo i catto-sinistri hanno occupato tutto e devono “far fuori” Berlusconi in tutti i modi, ma quello giudiziario sembra il più efficace

Resistenza Liberale

#PacificiIncazzati

Luciano Sturaro

COME NEL 2011 – ANCHE NEL 2013/14 – UN GRANDE INGANNO SI CONSUMERA’ IN ITALIA

L’Italia è alla rovina ormai irreversibile e i fatti politici successivi alle elezioni del febbraio scorso sono li a confermarlo. Da moltissimi anni, almeno 30/40, penso che Italia sia impregnata da un pestilente e ingordo parassitismo che opera scientemente, occupando e disponendo di tutti gli organi ed apparati dello Stato, compreso i Servizi Segreti, per continuare ad alimentare la sua infinita ingordigia.

Tale anomala situazione si è talmente stratificata dentro e collateralmente allo Stato, al punto che ogni governo ne è pesantemente condizionato nella propria azione. Non credo di sbagliarmi nell’affermare: “colui che vuole governare Italia senza prima eliminare la vasta e pestilente area di parassitismo che la infetta, sarà quest’ultima a governare lui”.

Per poter continuare a soggiogare Italia la vasta area di parassitismo,che dicevo,deve avere la complicità del Colle che,fino a qualche anno fa, nulla poteva fare, ma tutto poteva interdire ed è la ragione per la quale dal ’94 tutte le elezioni politiche, da cui scaturivano i grandi elettori del Colle, sono sempre state vinte dal Centrosinistra, che ha sempre eletto un proprio uomo.

Nel 2011 se non ci fosse stata la crisi finanziaria, creata con grande imbroglio da ambienti affini e collaterali all’area di parassitismo italiano, il centrodestra avrebbe vinto le elezioni del 2013 e i grandi elettori avrebbero eletto al Colle un Presidente che avrebbe assecondato vere riforme, volte a rendere efficiente il sistema Italia e sottrarre alimento al pestilente parassitismo.

A mio avviso, proprio per scongiurare tale evento, è stato attivato l’inganno del 2011 e con la fattiva complicità di Napolitano e di ambienti economici/finanziari internazionali è stato mandato a casa Berlusconi e sostituito con il governo Monti.

Gli stessi ambienti che avevano ingiustamente demonizzato Berlusconi e il suo governo, hanno santificato ingiustificatamente il governo Monti che, anche dopo la sua disastrosa azione, viene quasi assolto, segno evidente che per qualcuno è stato utile; non certamente per la parte migliore dell’Italia, che ogni giorno opera con impegno, merito e rischio, senza nessuna protezione e garanzia, che dall’azione del governo Monti è stata pesantemente danneggiata.

I giochi sembravano fatti e tutto faceva pensare che il centrosinistra avrebbe vinto le elezioni del 2013, ma Berlusconi  ha reagito tardivamente ed ha quasi vinto, mentre Bersani ha quasi perso ed oggi siamo in uno stallo che fa comunque comodo alla vasta e pestilente area di parassitismo, che nulla vuole cambiare. Naturalmente a causa della ridiscesa di Berlusconi e della sua quasi vittoria è stato necessario congelare la situazione con il secondo mandato a Napolitano che, anche a mio avviso, pur ritenendolo peggiore di Ciampi, che è stato peggiore di Scalfaro, considero il male minore solo perché, penso, non resista 7 anni e si dimetterà tra qualche anno.

Naturalmente, siccome penso che i parassiti, se non eliminati portano sempre alla morte l’organismo che li ospita, ora si aprirà una fase molto simile a quella del 2011 e sarà attuato ancora una volta un grande inganno e il governo, varato con il sostegno del PD e PDL e suoi satelliti, su pressione delle piazze e dei media, che quasi sempre parlano senza capire, farà una politica cercando l’appoggio del M5S, innervosendo e irritando Berlusconi e il centrodestra che, con grande travaglio interno e tradimenti, ad un certo punto toglieranno la fiducia, ragione per cui su di loro  sarà fatta ricadere la responsabilità del disastro e della tragedia che sarà, affinché non vincano le elezioni anticipate che saranno indette.

Questa fase di ulteriore inganno ai danni della parte migliore dell’Italia si concluderà presumibilmente tra 12/24 mesi, nel frattempo,comunque non subito,Berlusconi sarà perseguitato dalla Magistratura e le poche riforme istituzionali/elettorali ,che saranno varate, saranno tutte pro centrosinistra e contro centrodestra. Le riforme e provvedimenti economici invece che saranno adottati,saranno del tutto insufficienti a contenere la grave crisi economica che ci attanaglia e di ciò sarà data responsabilità al centrodestra, con il pretesto che lo stesso non sarà d’accordo sulle riforme istituzionali/elettorali volute dal centrosinistra e dal M5S.

Se il centrodestra  non si darà una mossa organizzandosi, senza stare sempre al seguito di Berlusconi, le speranze di cambiare nel profondo questa amata Italia svaniranno e la parte migliore dell’Italia, quella non parassitaria, abbandonerà il campo e anche l’Italia con generale tragedia.

Tanti stupidamente, ma in buona fede, parlano della necessità di azioni violente senza rendersi conto che la violenza è funzionale al pestilente e ingordo parassitismo, che impregna lo Stato e che coglierebbe l’occasione per alimentare e tenere viva la violenza per impaurire e più impoverire la povera gente e per fare riforme gattopardesche per riciclarsi.

Se il popolo si muove e io credo lo debba fare, lo può e lo deve fare solo pacificamente, perché una moltitudine di individui ottiene sempre quello che si prefigge, basta solo che si muova con coraggi e determinazione facendo atti, anche eclatanti, ma pacifici. La violenza è tipica di pochi che non hanno coraggio e idee.

Resistenza Liberale

#PacificiIncazzati

Luciano Sturaro

SUICIDI DI STATO – UNA VERGOGNA PER L’ITALIA, A CUI SI DEVE PORRE IMMEDIATO RIMEDIO – PROPOSTA DI SOLUZIONE

La crisi economica grave, che non da segni di attenuarsi nel futuro immediato, anzi tutto fa ritenere che si aggravi ulteriormente e a velocità sempre maggiore, trascina nel baratro economico e quindi nel gorgo psicologico imprenditori, lavoratori, anche autonomi, famiglie ed ora anche comunità locali, in cui più si fa sentire la desertificazione produttiva in atto.

Lo Stato italiano per alimentare l’infinita ingordigia della vasta area di parassitismo, che lo impregna e lo infetta come una pestilenza, continua a gravare sulle classi produttrici in modo asfissiante e distruttivo al punto che ogni sua azione, volta a reperire risorse, distrugge interi settori produttivi e aree economiche/produttive, creando le condizioni che fanno ritenere che le entrate fiscali nel futuro subiranno un calo, anche drastico.

Ancora tanti, fortunatamente sempre meno, pensano di reperire risorse dalla lotta all’evasione fiscale e non si rendono conto che la piccola e media evasione, sicuramente in aumento, non è altro che una difesa per non morire subito e, nel frattempo, per alimentare la speranza che le cose possano cambiare in meglio.

La situazione non cambia, anzi peggiora a passi veloci e la gente onesta e produttiva si sente responsabile in prima persona della situazione di difficoltà in cui si trova con la propria famiglia e i propri cari; situazione quasi sempre insostenibile individualmente e non trova (la gente produttiva) il coraggio di aprirsi agli altri, anche perché l’ambiente circostante è pessimo, basti solo ricordare come reagiscono alle situazioni di crisi individuale e aziendale banche, aziende erogatrici di servizi e istituzioni a tutti i livelli, con specifico riferimento all’Agenzia delle Entrate, alla Guardia di Finanza ed a Equitalia.

Molti individui, lavoratori e imprenditori, perdono la speranza e pressati dalla vergogna , che non è loro, bensì dello Stato Italiano, sempre più di frequente e numerosi si tolgono la vita.

GRANDE RISPETTO PER LORO E VERGOGNA E DISPREZZO PER LO STATO ITALIANO CHE NON FA NULLA PER IMPEDIRLO

Per impedire che tali atti, che molti e io tra questi, chiamano suicidi di Stato, vengano irreparabilmente effettuati o, quantomeno, ridotti drasticamente lo Stato Italiano dovrebbe fare alcuni provvedimenti, che costano quasi nulla e non danno luogo a particolari effetti negativi.

1)      Cancellare penali, interessi, more e aggi a favore di Equitalia e dell’Agenzia delle Entrate, prevedendo lo snellimento dei loro elefantiaci apparati e delle procedure, per un periodo di almeno 5 anni a carico di tutti i contribuenti e per gli anni successivi, a regime, ridurli drasticamente, affinché non siano causa della morte economica e non solo del contribuente.

2)      Ripristinare la supremazia dello Statuto del Contribuente su ogni legge fiscale vigente e futura, affinché lo Stato non agisca stupidamente, comprimendo e spesso portando anche alla rovina contribuenti onesti e aziende fiscalmente corrette.

3)      Effettuare una moratoria al fine di sospendere per 5 anni tutte le azioni esecutive delle Banche, di Equitalia e dello Stato,mantenendo ipoteche e vincoli, sulle prime case e sui beni strumentali, azzerando interessi, more, penali e spese e facendo decorrere un interesse dello 0.5% superiore a quello praticato dalla BCE al sistema bancario.

Considerato che le azioni esecutive in questo periodo di profonda crisi hanno costi enormi, recuperano relativamente poco e non danno alcuna possibilità al debitore di riprendersi e pagare i suo debito, magari in percentuale superiore a quella che deriverebbe dal  recupero esecutivo, quanto proposto al punto 3) dovrebbe dare solo vantaggi generali.

Il punto 1) e 2) sono norme etiche e morali, perché lo Stato, anche il più stupido, non può distruggere e far morire la propria parte migliore, quella produttiva, per alimentare l’ingorgo e pestilente parassitismo di cui è impregnato.

ITALIA, PAESE DALLA NEBBIA FITTA, DOVE LA STUPIDITA’ DEL CDX NON HA LIMITI

 

Come si può anche solo pensare che questo paese possa riprendersi dall’attuale situazione di tremenda crisi economica in cui si trova se il buio, che avvolge le coscienze degli italiani, è totale e giornalisti,commentatori e tuttologi vari, che i media ad ogni ora di ogni giorno ci propinano, non fanno altro che aumentarlo. Alla crisi economica gravissima, ormai quasi irreversibile, seguirà quella sociale e morale, già in atto, ma che si intensificherà in modo,oggi,quasi inimmaginabile.

Non ho parlato volutamente della crisi politica, che è sicuramente in atto ed è grave, perché, a mio avviso, è stata costruita ad arte -complici personaggi politici della malora di tutti gli schieramenti, che gli italiani dovrebbero aver già preso da tempo a calci nel sedere- da quella vasta e pestilente area di parassitismo che impregna tutto il sistema Italia, ben oltre la politica (vale a dire burocrazia, magistratura, organi e apparati dello Stato, inutili centri di potere), affinché non facesse quelle riforme vere, di cui il paese ha tanto bisogno, perchè ben sapeva che tali riforme avrebbero sottratto risorse alla sua ingordigia.

Ora tutti reclamano un governo e non si rendono conto che chi si impegna a governare l’Italia, se non avrà come obiettivo primo quello di spazzare via il parassitismo, che come una pestilenza ci distrugge, sarà il parassitismo a governare lui.

Tutti gli italiani dovrebbero essere informati di tale inderogabile e prioritaria necessità, ma troppi hanno interesse che ciò non avvenga e, quindi, la tragedia che ci aspetta sarà immane, perché nessun organismo può sopravvivere a lungo se infettato da parassiti  e nulla si fa per eliminarli, anzi, la disinformazione o, meglio, l’informazione non pluralista li rafforza sempre più.

Gli italiani devono sapere che il vizio dei parassiti è un collante micidiale, che li accomuna senza riserve, mentre la virtù dei produttori (di ricchezza) non lo è altrettanto, anzi ognuno,scioccamente, crede di salvarsi da solo o, furbescamente, aspira a diventare parassita egli stesso.

In Italia siamo ormai arrivati alla resa dei conti finale perché le risorse sono ormai in fase di esaurimento: i produttori di ricchezza per la maggior parte sono alla rovina o non hanno più intenzione di sacrificarsi inutilmente per tenere in vita tale pestilente parassitismo e,quest’ultimo  cercherà di attuare ogni azione, anche criminale, volta a continuare ad alimentare la sua insaziabile ingordigia.

Negli anni passati, a mio avviso, la vasta area di parassitismo non è certamente rimasta inattiva, anzi ha scientemente operato con campagne mediatico/giudiziare fondate quasi sul nulla per demonizzare una parte politica, quella più propensa ad impegnarsi, magari senza troppa convinzione, per le riforme che avrebbero reso più efficiente il sistema Italia . In una tale logica, nel 2011, è stata spinta la crisi economica sull’orlo del precipizio, al fine di fare dimettere Berlusconi ed insediare il governo Monti, che più garantiva la vasta area di parassitismo, che dicevo prima, di poter vincere le elezioni 2013 ed eleggere al Colle una persona che la tutelasse, come ha sempre fatto Napolitano.

Il governo Monti ha fatto danni irreparabili all’Italia. Berlusconi inseguito, spesso ingiustificatamente, dalle procure di mezza Italia ha fatto campagna elettorale senza la convinzione dei tanti incapaci che gli stanno intorno ed ha quasi vinto le elezioni, irritando la parte avversa (PD) e, quel che più conta, la vasta area di parassitismo che da essa più si sente tutelata. Grillo a ragione non vuol sostenere alcun governo, perché sa bene che gli addosserebbero le maggiori colpe del disastro che sarà. Bersani, a mio avviso, in accordo con Napolitano, con il pretesto di inseguire M5S, della presunta impresentabilità  del CDX e dell’incarico ai 10 Saggi, ha preso tempo per giungere all’elezione del Presidente della Repubblica ed eleggere a tale prestigiosa carica una persona che garantisse il parassitismo, che ci infetta, di continuare a alimentare la sua ingordigia per altri 7 anni.

Ricordino gli italiani che in Italia il Presidente della Repubblica non ha grande potere di fare, ma ha il grande potere di interdire ogni riforma e di lasciare libera la magistratura e i media di intraprendere campagne surreali contro Berlusconi e, magari, di stoppare quelle reali, vedi MPS.

Nella situazione in cui si trova l’Italia, a mio avviso, il CSX non vuole governare, perché ne sarebbe incapace, ma vuole con tutte le sue forze eleggere un proprio uomo sul Colle, ben sapendo che tra 4/12 mesi, quando si andrà ad elezioni anticipate il CDX le vincerà e dovrà assumersi l’onere di governare, avendo contro il Colle, la Magistratura, la gran parte dei media e tanti commentatori e tuttologi che, ipocritamente, continueranno a chiedersi: Perché in Italia nulla mai cambia?

Berlusconi e i suoi incapaci e stupidi collaboratori governeranno, il parassitismo pestilenziale continuerà ad alimentare la sua ingordigia, impedendo ogni vera e risolutiva riforma del sistema  e i Catto-Sinistri continueranno a considerare impresentabile il CDX e, tramite i tanti Media loro complici, faranno credere agli italiani che la responsabilità della tragedia che sarà sia colpa del CDX. In tutto ciò Grillo o si adegua e beneficia del parassitismo distruttivo o ne sarà vittima e la sua evoluzione non sarà tanto diversa di quella della Lega Nord.

Se gli italiani che operano nel settore privato, aperto alla concorrenza, con impegno, ingegno, merito e rischio, senza alcuna garanzia e protezione, non saranno artefici del loro futuro con razionalità e con il cuore l’Italia fallirà e nulla la potrà salvare.

Resistenza Liberale
#PacificiIncazzati
Luciano Sturaro

LA SITUAZIONE ITALIANA E IL CAPITALISMO INCOMPLETO FAVORISCONO I PARASSITI E GLI INCAPACI

Come è strana l’Italia, la rovina è praticamente dietro l’angolo e gli italiani continuano a brancolare nella nebbia sull’orlo del precipizio economico e, quindi, anche sociale e supinamente o anestetizzati dai media, dalle associazioni di categoria e dal governo che vede sempre e comunque la luce della ripresa, sperano che all’improvviso splenda il sole per poter evitare di precipitarvi dentro.
Purtroppo la situazione italiana non è nemmeno lontanamente paragonabile ad un paesaggio avvolto nella nebbia che all’improvviso risplende sotto i raggi del sole. Come in natura ci sono regole immutabili, così anche in economia e non volere riconoscerlo o stupidamente agire contro, non può che essere causa di tragedie immani.
Come un sasso cade sempre a terra e mai salirà in cielo, come il vuoto in natura non esiste e sempre si riempie, così in economia non si può distruggere ricchezza e non fare nulla per crearla, anzi, fare tutto il contrario e poi sperare di averla a disposizione per presunti investimenti, che invece di crearla, continuano a distruggerla, come molti, sicuramente troppi vorrebbero avvenisse ancora in Italia.
Ancora molti, non solo in Italia, oltre a criticare, che è sicuramente doveroso e utile, vorrebbero impedire l’integrazione a livello globale delle varie economie, alzando barriere volte a impedire la libera circolazione di persone, merci, capitali, cervelli, conoscenze o la delocalizzazione produttiva o finanziaria. È contro natura perché per impedirlo si dovrebbero eliminare internet, l’aviazione civile e molte altre conquiste dell’odierna società, insomma si dovrebbe impedire l’uso delle moderne tecnologie che permettono a tutti di vedere in tempo reale cosa avviene a livello globale e che permettono di spostare, quasi in tempo reale, milioni di individui e quantità impressionanti di merci da una parte all’altra del pianeta, per non parlare dei capitali.
Non c’è alternativa e siccome nessuno che abbia un minimo di cervello vuole bandire tali conquiste, ormai entrate nell’uso abituale di miliardi di individui, è indispensabile, a mio avviso, rendere più ordinato possibile il processo di integrazione globale, magari rallentarlo, ma impedirlo sarebbe contro natura e causa della rovina globale.
Ho fatto le premesse suddette perché vorrei spiegare perché, a mio avviso, in Italia non c’è altra strada che quella di rendere efficiente il sistema Italia, almeno quanto la media di efficienza dei paesi euroforti e inoltre perché è necessario mantenere l’Euro per i paesi che attualmente ne fanno parte ed estenderlo, non troppo in fretta però, agli altri paesi europei.
Mi propongo ancora di spiegare perché la BCE non può diventare prestatrice di ultima istanza e perché la crisi finanziaria che stiamo vivendo è tanto grave e dirompente. Non ho certo la pretesa di essere esaustivo ma, come in natura non si possono disattendere o agire contro le sue regole, così in economia i grandi sconvolgimenti che avvengono non sono altro che la correzione alle azioni sconsiderate degli uomini che la natura (economica) effettua sistematicamente.

ITALIA
L’Italia da molti anni, almeno dai primi anni 80, non crea sufficiente ricchezza e per fornire un deludente livello di servizi ai propri cittadini ha aumentato enormemente il debito pubblico che, in momenti di crisi finanziaria globale, come quella che stiamo vivendo, risulta difficile finanziare a tassi accettabili, anche perché l’entrata nell’Euro, ha tolto alla Banca d’Italia la facoltà di stampare moneta e di essere prestatrice di ultima istanza, senza che la BCE, a mio avviso giustamente, come dirò più avanti, possa farlo.
È evidente che l’Italia non può economicamente sopravvivere senza rendere efficiente il proprio sistema per poter, quindi, produrre sufficiente ricchezza per ridurre il debito pubblico e mantenere possibilmente l’attuale livello di servizi ai cittadini.
Rincorrere la spesa pubblica in continuo aumento, finanziare e ridurre il debito pubblico, come il fiscal compact, a mio avviso, giustamente impone, espone l’Italia a enormi e inaccettabili rischi, non fosse altro che per la perdita di sovranità nazionale che l’aiuto del Fondo Salva Stati europeo impone e che comunque ci obbligherà a rendere efficiente il sistema Italia.
È ineludibile, l’efficienza del sistema Italia è una necessità impellente e ciò presuppone la drastica riduzione della spesa pubblica, riducendo ai minimi termini l’asfissiante burocrazia, semplificando e sfoltendo l’opprimente legislazione, riformando da cima a fondo l’architettura dello stato e la giustizia che deve essere giusta, rapida, efficace e non politicizzata ed effettuando le liberalizzazioni più estese possibili e la privatizzazione delle partecipazioni e del patrimonio pubblico per ridurre drasticamente anche il debito pubblico, affinché sia finanziabile a tassi sopportabili.
Senza rendere efficiente il proprio sistema l’Italia soccomberà e ciò è possibile farlo, a mio avviso, solo eliminando prima la vasta area di parassitismo che la infesta, ben oltre la politica, che è causa e si alimenta di sprechi, inefficienze, ruberie privilegi e diritti ingiusti e immorali, perché acquisiti in forza di leggi da essa stessa emanate e che tutto ha fatto, fa e farà per impedirlo e poter continuare ad essere parassita.
A mio avviso solo forze politiche di nuova formazione, fiere determinate che si presentano agli italiani, magari alleate, con il primario obiettivo di spazzare via i parassiti e alla condizione, per me essenziale, che riescano a eleggere il futuro Presidente della Repubblica che abbia lo stesso obiettivo, potranno salvare l’Italia liberandola, appunto, dai parassiti e, quindi, rendere possibile l’attuazione di quel progetto di efficientismo che dicevo prima.
Ogni altra promessa o azione fatta magari da personaggi affini ai parassiti, di cui è intriso il sistema politico Italiano, anche apparentemente nuovi, non potrà che perpetrare l’inganno e gli italiani ne pagheranno le tragiche conseguenze in un futuro, ormai prossimo.

EUROPA ED EURO
Se, come ho detto prima, l’integrazione a livello globale delle varie economie è ineludibile a meno che, cosa a mio avviso impossibile, non si rinunci alle tante conquiste entrate ormai nell’uso abituale di miliardi di persone, (come internet, l’aviazione civile, scoperte scientifiche in campo medico-farmaceutico) o, cosa più probabile, non ci sia un conflitto globale, che non la impedirebbe, ma solo la rallenterebbe, si rende necessario governare il fenomeno e far sì che sia il più ordinato e indolore possibile.
Affinché ciò avvenga, a livello globale non può che esistere una sola moneta che abbia “dignità” mondiale, ovvero che diventi moneta di riserva per gli stati, tutte le altre devono circolare all’interno degli stati o gruppi di stati nazionali e costituire solo riserva tattica, finalizzata ai piccoli scambi, che la moneta elettronica renderà quasi inutile.
È chiaro ormai a tutti che tale ruolo (moneta con “dignità” mondiale) è riservato al Dollaro che concede il privilegio di stampare moneta, quasi senza limite, solo agli Usa, che, però, hanno anche l’incombenza di essere i guardiani del mondo e di pilotare le scelte strategiche globali e lo fanno preliminarmente formando nelle loro università le future classi dirigenti a livello globale.
La Federal Reserve può stampare Dollari e finanziare il debito pubblico americano quasi senza limiti, perché il Dollaro e i titoli di debito denominati in dollari, diventando riserva strategica per gli stati determinano la ricchezza degli stessi e non creano inflazione all’interno degli Usa e neppure si deprezzano perché nessuno ha interesse a farlo o, comunque, perché il cambio può essere rigidamente controllato dalle principali banche centrali che detengono riserve in dollari.
È evidente che nessuna moneta può aspirare ad assumere “dignità” mondiale, né Euro né altre, perché entrerebbe in conflitto con il Dollaro, le cui difese sono ampiamente preponderanti e soccomberebbe inevitabilmente,
Tutto ciò costituisce la ragione per cui la BCE non può divenire prestatrice di ultima istanza, se lo facesse l’Euro, che rappresenta un’economia grande come quella Usa e per molti aspetti più ordinata perché con minore deficit commerciale, potrebbe divenire moneta con “dignità” mondiale ed entrare in conflitto con il Dollaro, oppure se circolasse entro i confini europei, creerebbe una iperinflazione devastante. Nel primo, come nel secondo caso, sarebbe comunque una tragedia globale che la Germania, giustamente, tanto teme e che anche noi dovremmo temere come il peggiore dei mali, perché, contrariamente al passato, nessuna economia sopravviverebbe nel mondo globalizzato facendo affidamento su svalutazioni competitive.
Io sono fermamente convinto che per il bene di tutti, l’ordine mondiale presuppone che una sola moneta abbia “dignità” globale, se lo divenisse anche l’Euro, che, come ho detto, ne ha tutte le potenzialità, perché non dovrebbero divenirlo anche altre monete?
Sarebbe il caos finanziario globale, ben più grave della crisi finanziaria che stiamo vivendo, perché la concorrenza, anziché essere impostata sull’efficienza dei sistemi produttivi, sarebbe impostata sul privilegio di stampare moneta e titoli di debito e sarebbe una catastrofe globale.
Coloro che auspicano l’uscita dell’Italia dall’Euro, oppure che la BCE diventi prestatrice di ultima istanza o, peggio ancora, che si frantumi l’Euro, dovrebbero, a mio avviso, ripensare molto approfonditamente ai loro convincimenti, per me contro la natura economica che spinge le economie del mondo ad integrarsi sempre più. Se poi qualche gruppo od organizzazione si sta attivando perché l’integrazione globale avvenga nel modo più ordinato e indolore possibile, penso sia solo positivo.

FINANZA MONDIALE
È desolante vedere quanti mettono in discussione il sistema capitalistico, la grande finanza mondiale e le Banche come fossero la causa della grave crisi finanziaria e dell’economia reale in cui si trovano oggi le economie dei paesi eurodeboli, con riflessi negativi anche sulle economie dei paesi euroforti e marginalmente dell’economia globale.
È certo che la causa prima è da imputare al sistema finanziario globale, ma, a mio avviso, perché agisce in un ambito capitalistico oggi incompiuto, perché impregnato di buonismo becero, comodo per chi vi opera, che non permette di fallire e ipocritamente mette sullo stesso piano operatori e strutture finanziarie serie, che valutano attentamente il rischio, decidendo quale soglia sia accettabile e altre invece che agiscono sconsideratamente, puntando al maggiore beneficio immediato, indipendentemente dal rischio, spesso futuro, a cui si espongono.
Questa situazione di capitalismo mondiale incompiuto crea due opposti schieramenti. Gli uni che vorrebbero imbrigliare le libertà di intraprendere in campo economico-finanziario con barriere, tasse e legislazioni liberticide, che partono dal presupposto che la finanza e il capitalismo è sempre e comunque cattivo e negativo, contrapposto a tutto il resto, impregnato di buonismo e assistenzialismo, considerato sempre e comunque buono e positivo. Gli altri e io tra questi, sono invece convinti che il capitalismo oggi incompiuto debba essere liberato dall’asfissiante buonismo imperante e regolamentato in modo chiaro e semplice, affinché sia effettiva la divisione tra risparmiatori , che non vogliono assumere rischi e investitori che invece sono disponibili ad assumerne e sia resa effettiva e reale la concorrenza e la possibilità di fallire per coloro che sbagliano, con la conseguente perdita da parte degli investitori e mai dei risparmiatori.
Perché il capitalismo possa esprimere i frutti positivi che solo il capitalismo, a mio avviso, può esprimere nel mondo globale, con i vari sistemi economici che necessariamente e naturalmente, come dicevo prima, si integrano, è indispensabile dividere le banche commerciali tradizionali, che raccolgono i risparmi, a cui deve essere garantito il capitale e gli interessi e che investono nell’economia reale e le banche d’affari e istituzioni finanziarie di qualsiasi tipo, che raccolgono capitali e li investono nei mercati finanziari o come credono, con la libertà-responsabilità di fallire e conseguente perdita per gli investitori, escludendo sempre e comunque il salvataggio con denaro pubblico.
Le cause della crisi finanziaria globale nel 2007 e di quella dei debiti sovrani europei dell’ultimo anno sono stati causati dalle banche globali, ma anche medie e piccole, che raccoglievano i risparmi di cui avevano la responsabilità di proteggerli e li investivano massicciamente nei mercati finanziari, spesso con architetture pazzescamente complicate, da cui traevano enormi utili immediati, ma esponendosi a rischi futuri elevatissimi, spesso anche multipli degli utili e alimentavano bolle speculative, che non potevano non esplodere, oppure finanziavano l’inefficienza degli stati comprando il loro debito pubblico.
Quando la bolla è scoppiata, la commistione tra risparmi e investimenti ha imposto di salvare con denaro pubblico i primi a vantaggio dei secondi e dei responsabili del disastro che sono ancora ai loro posti a percepire compensi da sballo e pronti a rifare gli stessi disastri, se non si provvederà con estrema urgenza alla divisione tra banche tradizionali e banche d’affari o di investimento.
Non farlo rende il capitalismo incompiuto perché premia indistintamente buoni e cattivi, capaci e incapaci, in quanto non li espone alla selezione che solo il fallimento permette e li fa apparire tutti uguali, permettendo anche agli incapaci, agli irresponsabili e ai disonesti di occupare posizioni di prestigio e di alta responsabilità, rendendo inefficienti i mercati finanziari che in certe situazioni concorrono a distruggere più ricchezza di quanta non ne abbiano prodotta e, quel che è peggio, quella che resta la concentrano in mani sempre più ristrette, perché trasferisce sulla collettività l’onere di salvare gli investitori, perché in commistione con i risparmiatori, facendo esplodere i debiti pubblici.
Dobbiamo renderci conto che la grande finanza, dispregiativamente detta speculativa, è costituita da miliardi di piccoli e medi risparmiatori, da fondi di investimento e pensione, da polizze vita sottoscritte da milioni di individui che giustamente chiedono ai gestori di avere la massima remunerazione e che conseguentemente agiscono apparendo speculatori da denigrare.
Per me l’unica cosa da denigrare è costituita dal fatto che i gestori non hanno la responsabilità costituita dalla possibilità di fallire che, se l’avessero, agirebbero valutando con maggiore attenzione i rischi che la loro azione e le architetture/intrecci finanziari che costruiscono espone loro e coloro da cui hanno ricevuto fiducia. Inoltre l’esistenza della banca commerciale pura concorrerebbe a mantenere un sufficiente flusso di risorse verso l’economia reale con evidente beneficio.

CONCLUSIONE
Sono consapevole che gli argomenti trattati necessitano di approfondimenti, e perché no, anche di confronto critico, quindi, in conclusione sintetizzo come in appresso.
• L’Italia è sull’orlo del precipizio socio-politico-economico e inevitabilmente soccomberà senza drastici interventi di efficientismo.
• Rendere efficiente il sistema Italia è indispensabile e urgente e si può farlo solo eliminando prima la vasta area di parassitismo che lo infesta, ben oltre la politica e che da sempre agisce per impedirlo.
• Procedere urgentemente con la riduzione drastica della spesa pubblica, la riduzione della burocrazia asfissiante, la semplificazione e lo sfoltimento legislativo, la riforma da cima a fondo dell’architettura dello Stato e della giustizia ed effettuando le liberalizzazioni più estese.
• Effettuare la privatizzazione delle partecipazioni e del patrimonio pubblico nel modo più ampio possibile per ridurre il debito pubblico.
• È inutile sprecare risorse per contrastare l’integrazione globale in corso, che inevitabilmente sarà causa di cambiamenti epocali e che è bene governare affinché sia la più ordinata possibile, ma non certamente accelerata.
• Il Dollaro ormai è la sola moneta con “dignità” mondiale ed è bene che resti tale.
• L’Euro non si dissolverà e nessun paese uscirà, anzi è bene che l’integrazione europea in Stati Uniti d’Europa avvenga con l’Euro come moneta unica, però senza inutili e dannose accelerazioni.
• La BCE non potrà mai divenire prestatrice di ultima istanza, lo potrà fare, per brevissimo periodo e per importi limitatissimi, a condizione che sia previsto un piano concreto per intervenire con tempestività per correggere gli effetti negativi che ciò comporterebbe.
• La grande finanza globale sono tutti gli investitori del mondo, piccoli e grandi, che aspirano giustamente alla massima remunerazione dei loro capitali.
• Deve essere effettuata la divisione tra Banche commerciali che raccolgono i risparmi, li garantiscono e li investono nell’economia reale e le Banche e istituzioni d’affari e di investimento che raccolgono capitali finalizzati ad investimenti sui mercati finanziari, assumendo il rischio di fallimento e di perdita che mai dovrà essere trasferito sulla collettività.
• I socialisti che tanto impregnano il mondo auspicano legislazioni repressive delle libertà e la costituzione di fondi pubblici, alimentati da tasse e balzelli, per intervenire per correggere le negatività dell’universo mondo, sempre evidenziando la necessità di soddisfare i diritti degli individui, indipendentemente dalle risorse che, a loro dire, lo Stato dovrebbe sempre avere disponibili.
• I mistici o coloro che non apprezzano la laicità dello Stato vorrebbero che fossero i singoli, magari organizzati in associazioni no profit, mettendo in campo il loro cuore e la loro abnegazione per la salvezza dell’anima, a risolvere le negatività dell’universo mondo ed evidenziano la necessità di soddisfare i bisogni degli individui, indipendentemente dalle risorse disponibili e dall’impegno degli stessi a volerli soddisfare.
• I liberali vogliono invece che ogni individuo sia l’artefice del proprio benessere e che goda delle libertà più ampie possibili per dare corpo alle proprie aspirazioni e trascinare, senza volerlo, anche gli altri verso il progresso che poi diventa di tutti e creando ricchezza la cui distribuzione. senza imposizioni repressive, aiuterebbe anche coloro che non possono, lasciando in una dignitosa povertà anche coloro che non vogliono.
Concludendo, l’economia ha le sue regole, ineludibili , se vogliamo naturali e più il mondo globale si integra e più devono essere rispettate.
Quello che oggi stiamo vivendo non è altro che la naturale correzione traumatica degli effetti distorsivi causati dall’azione di troppi irresponsabili, perché non è consentito loro di fallire e da tanti sconsiderati che, credendo di risolvere il problema, continuano a proporre e adottare provvedimenti che invece lo aggravano.
Tutto è relativamente semplice, occorre solo liberare gli individui affinché possano produrre ricchezza che poi non sarà mai solo loro, anche senza imposizioni repressive.
Le imposizioni repressive obbligano a disattenderle o sfuggirle avendo a disposizione il mondo intero per farlo. Niente potrà impedirlo, tantomeno in futuro.
Le imposizioni più giuste sono quelle che consigliano gli individui a sottomettersi volontariamente esprimendo le loro potenzialità proprio dove esistono. È inevitabile e lo sarà ancor più in futuro.

Vivi Saluti da Padova,

Resistenza Liberale
Luciano Sturaro

COME NEL ’94 CONTINUA IL GRANDE INGANNO

Quanto strano è il Belpaese, come ha detto Churchill: “gli italiani perdono le partite di calcio come fossero guerre e le guerre come fossero partite di calcio” che attualizzato alla nostra realtà politica potrebbe fare così: ” gli italiani litigano, criticano e si confrontano strenuamente sul nulla ed accettano supinamente, senza alcun senso critico o approfondimento le cose che veramente contano e che incidono negativamente in modo determinante sulla loro vita e quella dei loro figli”

Come si può spiegare altrimenti il fatto che tutti gli italiani pur sapendo che il Belpaese è tutto un “magna-magna”, che va ben oltre la politica e impregna in maniera molto estesa anche la Burocrazia, la Magistratura, un’infinità di centri di potere piccoli e grandi e buona parte della cosiddetta società civile, acriticamente e, a mio avviso, anche scioccamente scaricano tutta la responsabilità solo sulla politica.
Giornaloni, giornalini e tutti i Media fanno fuoco di fila contro la politica e gli italiani si indignano, litigano si incazzano e si schierano contro la politica come se fosse il male assoluto e la sola causa della situazione tragica in cui versa il Belpaese.
Ovviamente si dividono anche secondo ideologia e sensibilità.
È certo che la politica ha grandi responsabilità ed è giusto che gli italiani siano indignati contro la politica tutta, perché è la politica che votano, non votano certo la Burocrazia, la Magistratura, gli alti Organi dello Stato e gli infiniti e inutili centri di potere di cui è formato il Belpaese.
Gli italiani votano la politica e si aspettano che la politica faccia quello che promette. La stranezza però sta nel fatto che in Italia la politica non ha mai fatto quello che ha promesso.
La stranezza diventa inganno se penso che mai si è aperto un vero e approfondito dibattito sul perché tutto ciò è avvenuto e avviene nel Belpaese, anzi tale circostanza (promessa non mantenuta) diventa una micidiale aggravante a carico della politica, quando invece l’approfondito dibattito, a mio avviso, metterebbe in evidenza un’attenuante notevole ed avvicinerebbe gli italiani alla politica e alle istituzioni, con grande beneficio della democrazia, di cui molti cominciano a sentire la mancanza.
Avviene così che, se una o più forze politiche promettono di rendere efficiente il sistema Italia, quella vasta ed estesa area del “magna-magna” che vive di sprechi, inefficienze, privilegi e diritti ingiustamente acquisiti, anche se legali, che va ben oltre la politica e, come ho detto prima, impregna anche la Burocrazia, la Magistratura, Organi della Stato, un’infinità di centri di potere e la società civile, vedendosi minacciata nei propri interessi, alza tutte le difese possibili ed immaginabili affinché le promesse non si realizzino.
Essendo vasta e disponendo di tutti i mezzi e Organi dello Stato, l’area del “magna-magna” ha sempre vinto e impedito l’efficientamento del Sistema Italia, prima indebolendo tutta la politica, poi salvandone una parte, quella ad essa più congeniale che beneficia comunque del voto dei parassiti, sempre però rafforzando se stessa e i propri interessi.
È avvenuto nel ’94, avverrà molto probabilmente anche nel 2013 e vedremo che tutto cambierà, affinché nulla cambi.
Tutto questo è avvenuto e avviene nel Belpaese e gli italiani sembra vivano sulla luna, i Media evidenziano spesso la stranezza, mai però che tentino di approfondire le motivazioni e sempre liquidano superficialmente la cosa, come se fosse una componente del DNA degli italiani.
Evidentemente, a mio avviso, anche i media vivono sulla luna.
Nei 18 anni, dal ’94 al 2012, hanno governato in Italia per circa 9 anni il centrodestra e per gli altri 9 anni circa il centrosinistra, con il Presidente della Repubblica sempre rigorosamente di centro o centrosinistra.
A parte la tendenza a scaricare la responsabilità dell’attuale grave crisi economica-finanziaria sulle spalle del centrodestra, come se la crisi fosse solo italiana e avesse governato ininterrottamente, per il centrosinistra è stato facile governare, qualunque cosa abbia fatto, anche la più sbagliata, ha sempre avuto il plauso di quasi tutti i Media, della cosiddetta società civile, l’assenza di critiche o critiche di circostanza da parte della Burocrazia, della Magistratura e degli Organi e Istituzioni dello stato, l’obiettività sembra sia stata bandita.
Per il centrodestra invece governare è stato quasi impossibile, qualunque cosa abbia fatto, anche la più giusta, le critiche, la derisione e la demonizzazione sono state quotidiane e sempre feroci.
Per non parlare degli Organi e Istituzioni dello Stato che hanno sempre frapposto ostacoli, non sempre legali; la Magistratura poi con il pretesto delle leggi ad personam e con il ricatto che la giustizia, già morta, sarebbe morta una seconda volta, hanno alzato barriere impossibili da superare.
Tutto normale per gli abitanti e i Media che vivono sulla luna, non dovrebbe essere normale per gli italiani se non avesse funzionato l’inganno di cui i Media sono i principali artefici anche con il loro complice silenzio.
Non è solo la politica che è marcia, lo è, a mio avviso, tutta la parte di società italiana che vive nel pubblico o si alimenta del pubblico, il loro vizio costituito appunto dal loro essere parassiti è un legante micidiale che li rende tra loro solidali, apparentemente invulnerabili, anche perché trovano sempre qualcuno che aspira a divenire parassita o qualche utile sciocco o, peggio ancora, qualche utile idiota che li aiuta nella loro azione volta a perpetrare il loro essere parassiti.
La virtù dei produttori di ricchezza invece non è quasi mai un legante e se lo è, è debole, ragione per cui difficilmente riusciranno a scrollarsi di dosso e liberarsi del pesante fardello, costituito appunto dai parassiti.
Speriamo sia possibile e lo sarà nella misura in cui si aprirà nel Belpaese l’auspicato approfondimento del perché le promesse dei politici mai sono state mantenute e quali sono state le azioni scientemente e preventivamente effettuate dai parassiti per impedirlo.
Liberare il Belpaese da tutti coloro che vivono di privilegi e diritti ingiustamente acquisiti, di sprechi, inefficienze, ruberie, ovunque si annidino (ben oltre la politica), è la condizione essenziale affinché sia possibile realizzare le riforme volte a rendere efficiente il sistema Italia, altrimenti impossibili da realizzare, come è sempre avvenuto.
Il mio timore, che ormai sta diventando una certezza, è costituito dal fatto che la carenza di risorse agirà come la natura ,che sempre corregge gli errori degli uomini con eventi traumatici.
Nel Belpaese il parassitismo è contro la natura economica da qualunque punto di vista lo si voglia analizzare e quindi sarà la “natura economica” a porvi rimedio, sarà una tragedia sia per i parassiti che per i produttori di ricchezza, per i primi sarà il giusto castigo, per i secondi invece mi prende un profondo senso di ingiustizia.

Lettera a Francesco Jori

Egregio Francesco Jori,
ho letto l’articolo “Il messaggio di speranza di Napolitano”, apparso su “Il Mattino di Padova” del 08.09.2012, premesso che sono molto critico nei confronti di Napolitano per il comportamento tenuto soprattutto dal 2008 dopo la vittoria del Centro-destra e la costituzione del quarto governo Berlusconi. Premetto anche che sono un timido sostenitore di Berlusconi, non tanto perché non è riuscito a fare le riforme promesse, quanto perché penso che, forse coscientemente, ha offerto continui alibi ai suoi avversari affinché lo attaccassero con un’azione mediatico-giudiziaria fondata quasi sul nulla dal momento che condanne non ne ha subite e non mi dica, egregio Jori, che le prescrizioni sono quasi delle condanne, perché vista l’animosità dei giudici che l’hanno inquisito, se ci fossero state prove anche minime, ma fondate, avrebbero concluso i processi ed emesso le sentenze sicuramente di condanna. A mio avviso i giudici non avevano il benché minimo straccio di prova e per l’imparzialità che li caratterizza (si fa per dire quando si parla di Berlusconi) non hanno archiviato la pratica e hanno lasciato correre la prescrizione.
Dunque l’attacco mediatico-giudiziario che, io penso, sia stato portato a Berlusconi ben oltre i suoi “meriti” penali e l’assordante silenzio di Napolitano mi hanno avvicinato, se pure timidamente a Berlusconi e reso molto critico nei confronti del Presidente Napolitano, che non giudico assolutamente super partes.
Lei egregio Jori, afferma che ieri (07.08.2012) a Mestre Napolitano ha lanciato il suo messaggio alla politica che rifiuta di rinnovarsi e che gli applausi ricevuti dai politici presenti l’hanno svilito, perché ipocriti.
Intanto sarebbe interessante capire gli applausi da quale politica sono venuti, a mio avviso, se sono venuti da politici del Centro-destra sono stati sicuramente timidi e fatti per educazione, se sono venuti da politici del Centro-sinistra, sicuramente più convinti, erano applausi di ringraziamento per il comportamento tenuto in loro favore da Napolitano negli ultimi tempi.
Lei afferma che Napolitano invoca da tempo il rinnovamento della politica e inoltre che la politica ha scaricato su Monti colossali grane economiche, che i partiti non hanno ridotto il numero dei parlamentari, non hanno ridotto il loro finanziamento pubblico, non hanno messo mano al loro rinnovamento interno e nemmeno alla legge elettorale e che molti politici rivendicano con orgoglio il diritto di occupare il posto da molti anni.
Obiettivamente queste affermazioni corrispondono al vero, però mi viene ovvia una domanda. Forse Napolitano non fa parte della stessa classe politica che tanto critica e i suoi vizi non sono forse gli stessi che imputa agli altri politici suoi simili?
Inoltre le cose che Napolitano imputa alla politica di non aver fatto sono importanti veramente o sono ben altre le cose importanti che la politica dovrebbe fare.
A mio avviso quello che Napolitano desidera che la politica faccia non è altro che un rinnovamento di facciata, come nel ’94, affinché tutto cambi e “gattopardescamente” nulla cambi.
Nel ’94 la politica si è rinnovata, non quella a cui appartiene Napolitano, che invece si è “mummificata” e tutti i tentativi di rinnovare il Sistema Italia, di renderlo un po’ più libero hanno sempre avuto il Quirinale (Napolitano e prima di lui Ciampi e Scalfaro) che offriva, con velate critiche, continuo supporto a una parte politica per montare campagne mediatiche fondate quasi sul nulla, affinché gli italiani non fossero informati e nulla fosse fatto.
Per esempio: il federalismo potrebbe dividere l’Italia, oppure la spesa standard potrebbe far aumentare le tasse e molto altro ancora, tutti richiami di Napolitano che, a mio avviso, avevano quel preciso scopo.
Il Quirinale velatamente criticava le riforme mentre una parte politica, quella più parassita e legata alla spesa pubblica, supportata da campagne mediatiche incomprensibili, mai libere, aiutata da una Magistratura politicamente schierata, affossava ogni tentativo di cambiamento con la disinformazione.
Napolitano dice tante cose, ma a mio avviso, non vuole si faccia quel cambiamento vero e radicale che serve al Sistema Italia, ormai al collasso, per sopravvivere e se oggi, come dice Lei, Monti sta risolvendo le colossali grande economiche è solo perché Napolitano ha lasciato Berlusconi in mezzo al “guado” senza dire una parola e senza difenderlo dai micidiali attacchi mediatico-giudiziari, fondati quasi sul nulla, che hanno fatto perdere a Berlusconi quella credibilità internazionale necessaria per governare in un momento di crisi finanziaria già grave e aggravata, a mio avviso, proprio da tale aggressione e la cui responsabilità più che ricadere su Berlusconi, ricade su coloro che l’hanno attuata con il silenzio complice di Napolitano.
A mio avviso tutto è avvenuto per togliere il governo del paese dalla responsabilità di Berlusconi, per darlo a Monti e poter “pilotare” la politica italiana futura verso una grande coalizione, che prosegua l’esperienza Monti e verso l’elezione di un presidente della Repubblica che ostacoli qualsiasi vera riforma, nell’interesse della parte più parassitaria del paese.
A Napolitano che tanto parla e a tutta la parte politica che più lo apprezza vorrei fare una domanda. Secondo voi è più facile ridurre del 20-30% le spese del Quirinale e di un’infinità di altri organi dello Stato e piccoli e grandi centri di potere o sbarcare il lunario, compreso il pagamento delle tasse, per almeno il 50% di piccoli e medi imprenditori e liberi professionisti?

Egregio Francesco Jori, Napolitano e la politica espressione della parte più parassitaria del paese sono convinti che chi produce ricchezza, almeno gli imprenditori piccoli e medi, abbiano ancora le risorse per alimentare sprechi, inefficienze, ruberie, privilegi e diritti ingiustamente acquisiti di cui è impregnato il Sistema Italia. Cos’ha fatto Napolitano per ridurre le spese del Quirinale il cui costo è oltre il doppio del costo della casa reale inglese?
A mio avviso sono fuori dalla realtà e non hanno capito che quello che sta avvenendo in Italia non è altro che una rivolta sociale che, non potendo essere pubblicamente dichiarata, si esprime con l’aumento dell’evasione fiscale, la delocalizzazione produttiva, la fuga di cervelli e di capitali, la sfiducia nelle istituzioni, l’astensionismo democratico e la spinta verso l’antipolitica, che a mio avviso antipolitica non è.
Se lo Stato Italiano permarrà nella attuale stupida azione di lotta contro i produttori di ricchezza l’Italia non sopravviverà, è inutile far finta che non sia così. La responsabilità ricadrà prevalentemente su Napolitano e chi verrà dopo di Lui, nonché sulla classe politica, espressione della parte più parassitaria del paese, rappresentata prevalentemente dai partiti di centro e centro-sinistra.
Vivi Saluti,
Luciano Sturaro
http://www.resistenzaliberale.it

Lettera a Feltri e Giannino

Stimatissimi Vittorio Feltri e Oscar Giannino,
ho letto con grande interesse i vostri interventi apparsi su “il Giornale” del 07.09.2012 (lettera:”Alcune idee per provare a sopravvivere” e risposta; “Oltre a proporre bisogna fare qualcosa”),
Quanto dite è condivisibile, ma mi sembra che Giannino, forse per sottrarre voti al PdL, tenda a dimenticare che nei 18 anni passati, per 9 anni ha governato il Centro-destra e per altri 9 anni il Centro-sinistra ed è stato proprio quest’ultimo che ha aumentato le tasse e reso ancor più vessatorio riscuoterle.
A voler essere obiettivi mi sembra che il Centro-destra abbia cercato di ridurle, anche se la componente Alleanza Nazionale ha fatto enorme pressione per concedere insostenibili aumenti di stipendio dei dipendenti pubblici, quindi ha concorso ad aumentare la spesa pubblica.
Detto ciò mi sembra che non affrontiate assolutamente i motivi che hanno impedito a Berlusconi di realizzare le riforme promesse e questo mi induce ad essere pessimista per il futuro, perché persone del vostro livello dovrebbero aprire gli occhi e le orecchie agli italiani produttori di ricchezza, affinché la prossima legislatura possa essere risolutiva per l’efficientamento del sistema Italia.
Costituire una nuova formazione politica, come fa Lei Giannino, o sperare che oltre a proporre bisogna fare qualcosa come fa Lei Feltri, non è sufficiente e mi sembra che non tenga conto della situazione reale del paese, in cui una larga parte di italiani ha ormai esaurito o sta esaurendo le risorse per campare ed è pronta a fare quanto necessita, ora con il voto, domani forse seguendo proposte non democratiche, per realizzare quel cambiamento sempre promesso e mai realizzato.
Servono idee, mi sembra ci siano. Serve una larga parte degli italiani per dar forza a quelle idee affinché diventino realtà, ci sarà sicuramente se chi le propone è credibile, parla chiaramente e conferma quello che gli italiani già intuiscono e, francamente, meraviglia alquanto che nel Centro-destra non si apra un approfondito confronto sul perché Berlusconi ha fallito.
A mio avviso Berlusconi e Forza Italia prima e il PdL poi hanno fallito perché al loro interno c’erano “guastatori”, inoltre essendo il programma una minaccia per i parassiti, li ha coalizzati spingendoli ad effettuare quella micidiale azione mediatico-giudiziaria e campagna di odio che abbiamo visto, che gli italiani produttori di ricchezza hanno visto e che ha impedito l’attuazione del programma promesso. È stata un’azione precisa e determinata, quasi scientifica.
Affrontare tale argomento indurrebbe la gente a capire come funzionano le cose in Italia, aggregherebbe tutto il Centro-destra e darebbe forza ad una o più formazioni liberali o comunque che operano per il cambiamento vero, sul tipo di quella che ha in animo Lei Giannino. A mio avviso toglierebbe consenso anche a Grillo che si sta logorando e che la gente vota per disperazione e perché non vede nessun’altra alternativa, se non quella che stanno costruendo i parassiti. Vale a dire la grande coalizione e il proseguimento dell’esperienza Monti, che ne avrebbe un danno notevole se gli italiani produttori di ricchezza capissero.
Tale argomento, se fosse quindi ampiamente dibattuto, a mio avviso, oltre a dare un enorme forza al Centro-destra, darebbe a Berlusconi, se non ha la coda di paglia per aver offerto troppi alibi ai suoi avversari per attaccarlo, la credibilità per riproporsi ed ottenere ancora una volta la fiducia degli italiani produttori di ricchezza. Analizzando bene i guasti del governo Monti, Berlusconi, Tremonti, Brunetta, Maroni e pochi altri appaiono dei giganti nei confronti di Monti e gli italiani lo stanno capendo sicuramente.
La lotta di liberazione del Sistema Italia dai parassiti sarebbe sicuramente senza esclusione di colpi, ma la salvezza diverrebbe realtà.
Una vera e propria resistenza liberale in cui le varie formazioni impegnate dovrebbero abbandonare temporaneamente eventuali dissidi ed incomprensioni e fare fronte unico contro il comune nemico, costituito appunto dalla Cricca dei privilegiati e beneficiari di diritti ingiustamente acquisiti che impregnano lo Stato Italiano in ogni sua ramificazione (politica, burocrazia, magistratura, piccoli e grandi centri di potere e parte della cosiddetta società civile).
Stimatissimi Feltri e Giannino, come ben sapete, il vizio unisce e aggrega molto più della virtù.
In Italia lo stiamo toccando con mano quanto ha unito e fortificato i parassiti, la vostra opera è essenziale affinché la virtù unisca e fortifichi i produttori di ricchezza. Non potete sottrarvi, è importante e vedrete, anzi vedremo tutti, che la forza della virtù sarà vittoriosa.
Lei egregio Giannino, se intraprenderà l’azione politica, faccia estrema attenzione alla compagnia che si sceglierà o che La sceglierà, perché i “guastatori” si insediano anche dentro casa, comunque abbracciare e far proprio l’obiettivo di liberare l’Italia dalla Cricca dei privilegiati li stanerebbe o, quantomeno, la loro storia sarebbe un buon metro di valutazione.
Io sono a disposizione, anche per fare il resistente semplice, non mi interessa il capo formazione, forse non ne ho le capacità, mi basta vedere che la lotta di liberazione abbia inizio. Quella vera però, non quella che inganna gli italiani produttori di ricchezza e premia, anche senza volerlo, i parassiti.
Vivi Saluti da Padova
Luciano Sturaro
http://www.resistenzaliberale.it

Lettera a Marco Gorra

Egregio Marco Gorra,
ho letto il Suo articolo “A Renzi conviene mollare il PD e guidare il PdL”, apparso su “Libero” del 06.09.2012, che mi induce a fare alcune riflessioni.
Innanzi tutto sono convinto che nel PD faranno di tutto per non fare le primarie o perché Renzi non le vinca. Renzi è sicuramente il volto-personaggio nuovo di cui ha bisogno il centro-sinistra, se poi è anche un po’ liberale, come Lei dice e a cui non credo, è sicuramente un bene per l’Italia.
A mio avviso, se oggi Renzi disturbasse troppo nel PD qualcuno (la Magistratura) avrebbe iniziato contro di lui una battaglia giudiziaria, anche sul niente, per riportarlo a miti consiglio.
Forse già lo stanno consigliando, oppure quello che vediamo sono già degli avvertimenti e se i poteri forti, cioè coloro che in Italia hanno grandi interessi affinché nulla cambi (Burocrazia, Magistratura, parte della cosiddetta società civile) vedono in lui una minaccia stia certo, egregio Gorra, che la battaglia contro di lui, che sarà prevalentemente giudiziaria, inizierà sicuramente.
Con questo non voglio dire assolutamente che Renzi ha degli scheletri nell’armadio, anzi penso sia di gran lunga più “pulito” di tutti i personaggi più in vista del centro-sinistra, compreso Di Pietro, però c’è la questione Busi e certamente come sindaco di Firenze e per le cariche precedenti, se decidono di colpirlo, qualcosa si inventano sicuramente. Anche il niente è sufficiente.
Immagini Lei, Gorra, con quale livore e violenza lo colpirebbero se solo si azzardasse a fare qualsiasi cosa nella direzione del centro-destra.
A mio avviso, se lo lasciano di pace sul fronte giudiziario è solo perché nelle alte sfere della Cricca dei privilegiati, più parassitaria, lo ritengono una risorsa al fine della tutela dei loro interessi. Forse perché potrebbe arrestare l’esondazione, elettoralmente parlando, di Grillo e inoltre, non considerandolo adeguato a governare l’Italia, potrebbero giustificare la grande coalizione e la prosecuzione dell’esperienza Monti o altro suo simile (di Monti).
Credo di non sbagliarmi, ma io penso che il Centro-sinistra, più che vincere, voglia assolutamente impedire al centro-destra di vincere, inoltre, nella malaugurata evenienza che vinca il Centro-destra, a mio avviso, con il ricatto giudiziario o infiltrando nel Centro-destra elementi disturbatori (come lo sono stati in passato Casini, Fini e altri) vuole spingerlo verso la grande coalizione per continuazione dell’esperienza Monti.
In questo scenario, che io credo plausibile e molto vicino alla realtà cosa deve fare il Centro-destra?
Affidarsi a Renzi e sparire come io penso, oppure reagire energicamente. Quella che stiamo vivendo, a mio avviso, è l’ultima spiaggia per la sopravvivenza del Sistema Italia. L’efficientamento o la morte, quindi bisogna che il Centro-destra reagisca energicamente, abbracciando i principi liberali veri e mettendo in evidenza la malattia che affligge l’Italia, costituita da una Cricca di privilegiati che impregna lo Stato Italiano in ogni sua ramificazione (politica, magistratura, burocrazia, infiniti centri piccoli e grandi di potere e parte della cosiddetta società civile).
Se la denuncia sarà forte il consenso lo sarà altrettanto e la resistenza liberale possibile e pure il risultato di liberare l’Italia dai parassiti sarà ottenibile.
L’esperienza Monti, a mio avviso, la più negativa per il Sistema Italia, fa apparire agli occhi degli italiani produttori di ricchezza dei giganti Berlusconi, Tremonti, Brunetta, Maroni e ingiustificata la loro cacciata. Proprio per questo non riesco a capire perché non si possa procedere ancora uniti, questa volta senza cincischiare, reagendo all’aggressione mediatica-giudiziaria senza offrire alibi e facendo quanto necessario con assoluta determinazione.
I mercati, il Fondo Monetario, la BCE, l’Europa e i paesi euroforti capirebbero e sicuramente premierebbero il coraggio, soprattutto se negli USA vinceranno i Repubblicani.
Forza allora facciamolo, uniamo le forze, non si può darla vinta a coloro che hanno diviso il Centro-destra con pretesti e aggressioni fondate sul nulla o quasi, è la Cricca dei privilegiati che ha agito e, allora, spazziamola via.
Vivi Saluti da Padova
Luciano Sturaro
http://www.resistenzaliberale.it